Acqua

I Bioindicatori

ANALISI BIOLOGICA DELL’HABITAT FLUVIALE

METODOLOGIE DI AUDIT AMBIENTALE PER LO STUDIO DELL’ECOSISTEMA FLUVIALE

Indice Biotico Esteso

I macroinvertebrati delle acque dolci indicatori della qualità biologica dell’ambiente fluviale

Metodica messa a punto presso l’APPA di Trento

Le analisi biologiche di un corso d’acqua hanno come riferimento le comunità dei viventi che colonizzano l’habitat fluviale.

Gli animali che vivono in un determinato ambiente ricercano le condizioni ideali al soddisfacimento delle loro esigenze per un tempo indeterminato. Se queste condizioni subiscono alterazioni, alcune specie scompaiono e vengono sostituite da altre che ritrovano nelle nuovi condizioni instaurate nell’ambiente fluviale il soddisfacimento di altre esigenze.

Poiché un equilibrio biologico necessita di un certo tempo per potersi instaurare, un brusco mutamento dell’abitat – dovuto ad una alterazione – lascia i suoi effetti nel tempo. Contrariamente all’analisi biologica, l’analisi chimica rappresenta un’istantanea della situazione in atto. L’analisi biologica è dunque un indice più affidabile. Con l’introduzione delle nuove normative Europee l’Indice Biologico (I.B.) verrà preso in considerazione al pari dell’Indice Chimico (I.C.) e la qualità delle acque verrà determinato dal peggiore dei due indici.

Per la determinazione dell’I.B. in Italia è largamente diffuso l’impiego della metodica rielaborata dalla Provincia Autonoma di Trento denominato INDICE BIOTICO ESTESO (I.B.E.).

La metodica richiede una disponibilità di materiale meno impegnativa rispetto al G.R.E.E.N. ma una approfondita conoscenza della biologia dei macroinvertebrati e dei processi di ecologia fluviale.
Anche in questo caso la rappresentazione impiega una scala suddivisa in cinque classi.

Incontaminato

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MODERATI SINTOMI DI INQUINAMENTO
O ALTERAZIONE

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INQUINATO
O COMUNQUE ALTERATO

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MOLTO INQUINATO
O COMUNQUE MOLTO ALTERATO

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FORTEMENTE INQUINATO E FORTEMENTE ALTERATO

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GeoL@b Aps è particolarmente impegnata per la diffusione della metodica ed ha avviato una attività di studio e contatti a livello Europeo.

In particolare, in collaborazione con il Prof. Erik Pattee della II^ Università di Lione – Ecologia delle acque dolci – sono stati effettuati monitoraggi incrociati impiegando la metodica I.B.E e la metodica I.B.G.N – Indice biologique global normalisé pervenendo a risultati assolutamente comparabili. L’affidabilità della metodica è direttamente legata alle competenze ed alle conoscenze degli operatori che la attuano, tuttavia una frequente attività di monitoraggio in punti determinati, consente di acquisire in breve tempo una conoscenza approfondita di quell’ambiente fluviale.

Il prof. Codurri del LabTer di Mantova ha inoltre introdotto in Italia una metodica semplificata per l’analisi biologica dell’acqua sempre basata sui macroinvertebrati come bioindicatori conosciuta come “Metodo XILANDER”. Si tratta di una metodica semplificata che consente lo studio dell’ambiente fluviale anche agli allievi delle scuole elementari. Il Comitato Scientifico di GeoL@b ha valutato positivamente questo metodo e propone alle scuole elementari di introdurre lo studio della biologia dei macroinvertebrati adottando un ruscello sul quale operare periodicamente monitoraggi biologici. GeoL@b Aps mette a disposizione delle scuole che aderiscono all’attività di Educazione Ambientale svolta nel contesto del programma INFEA le strumentazioni e l’assistenza tecnico scientifica necessaria. Il rilevamento va effettuato con l’apposita scheda precompilata.

L’attività svolta con le scuole ha prodotto questa chiave da campo

Il metodo Ufficiale dell’APAT IRSA.

Analisi Complessiva del Bacino Fluviale

Indice di Funzionalità Fluviale

Metodica per la valutazione complessiva della qualità dei corsi d’acqua

Evoluzione del Riparian Channel Environmental 2

Nel suo percorso dalla sorgente alla foce, un corso d’acqua entra in interrelazione funzionale con il territorio circostante al quale è unito (dal quale è separato) da fasce di vegetazione più o meno ampie. Le stesse dinamiche fluviali contribuiscono al mutamento di queste fasce di vegetazione perifluviale di cui si va riscoprendo l’importanza.

L’attenzione si estende oltre l’alveo bagnato, investe l’area inondabile dalle piene, la configurazione delle rive, la natura del substrato geologico sul quale il fiume scorre, la sezione e così via, fino a ricomprendere le comunità dei macroinvertebrati presenti.

La metodica I.F.F., messa a punto dall’Azienda Nazionale della Protezione dell’Ambiente – A.N.P.A. consente di prendere in esami tratti omogenei dei corsi d’acqua sotto 14 diversi aspetti rilevati con la specifica scheda. Questi aspetti sono sottoposti a valutazione approfondita e possono essere presi in considerazione per la formazione di un indice con un minimo di 14 punti ed un massimo di 300.

Anche questo indice è suddivisibili in cinque classi di qualità (ed altre cinque sottoclassi) per rappresentare graficamente la qualità funzionale del fiume. Informazioni che possono essere utili a coloro che hanno il compito di proteggere o intraprendere azioni di ripristino. Il rilevamento va effettuato con l’apposita scheda IFF.

Analisi Chimica e Batteriologica delle Acque del Fiume

Protocollo GREEN

Indice Chimico Batteriologico dell’Acqua

La metodica G.R.E.E.N. è adottata negli Stati Uniti dalla Fondazione Nazionale della Sanità, fin dagli anni 70 Si basa sul risultato di una serie di analisi che conducono alla determinazione di un Indice di Qualità dell’Acqua (Water Quality Index – W.Q.I.) particolarmente efficace per misurare i cambiamenti della qualità dell’acqua – nel tempo – in particolari tratti di fiume, per paragonare la qualità dell’acqua in tratti diversi dello stesso fiume o in fiumi diversi. I risultati possono anche essere impiegati per determinare se un particolare impiego delle acque è salutare.

La metodica è stata introdotta e diffusa in Italia dal prof. Sandro Sutti e dal LabTer di Mantova. Per determinare il W.Q.I. occorre eseguire 9 diversi test. I risultati delle analisi vengono normalizzati, cioè trasformati in valori numerici compresi tra 0 e 100 impiegando apposite curve o un programma informatico specifico.

Per ogni parametro, il valore numerico ottenuto viene moltiplicato per un fattore peso, tanto più alto quanto maggiore è l’importanza del parametro nel complesso dell’analisi. I valori così ottenuti vengono sommati per ottenere il W.Q.I.


I valori numerici vengono rappresenti graficamente tramite una scala di colori.

0-24

Pessimo

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25-50

Cattivo

.

51-70

Medio

.

71-90

Buono

.

91-100

Eccellente

.

La Griglia prevede il rilevamento di chimici, fisici e batteriologiche può essere ampliata con altri parametri rilevati con l’apposita scheda GREEN.

Le analisi hanno diverso grado di difficoltà, vengono effettuate sul campo con appositi kit; per due di esse (colibatteri e BOD5) la lettura va effettuata in un laboratorio attrezzato a distanza di alcuni giorni.

La rete afferente a GeoL@b Aps consente questa opportunità anche alle scuole che sono prive di laboratori. La analisi G.R.E.E.N. sono utili perché forniscono informazioni essenziali, interessanti perché vengono applicati i metodi dell’analisi ecologica, attraenti dal punto di vista didattico perché l’impiego dei kit consentono un lavoro autonomo da parte di gruppi di studenti.

GeoL@b Aps promuove in particolare la formazione di gruppi di studenti appartenenti a diversi ordini di scuola dove i più anziani svolgono la funzione di Tutor degli allievi più giovani.

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