Nel suo percorso dalla sorgente alla foce, un corso d’acqua entra in interrelazione funzionale con il territorio circostante al quale è unito (dal quale è separato) da fasce di vegetazione più o meno ampie. Le stesse dinamiche fluviali contribuiscono al mutamento di queste fasce di vegetazione perifluviale di cui si va riscoprendo l’importanza.
L’attenzione si estende oltre l’alveo bagnato, investe l’area inondabile dalle piene, la configurazione delle rive, la natura del substrato geologico sul quale il fiume scorre, la sezione e così via, fino a ricomprendere le comunità dei macroinvertebrati presenti.
La metodica I.F.F., messa a punto dall’Azienda Nazionale della Protezione dell’Ambiente – A.N.P.A. consente di prendere in esami tratti omogenei dei corsi d’acqua sotto 14 diversi aspetti rilevati con la specifica scheda. Questi aspetti sono sottoposti a valutazione approfondita e possono essere presi in considerazione per la formazione di un indice con un minimo di 14 punti ed un massimo di 300.
Anche questo indice è suddivisibili in cinque classi di qualità (ed altre cinque sottoclassi) per rappresentare graficamente la qualità funzionale del fiume. Informazioni che possono essere utili a coloro che hanno il compito di proteggere o intraprendere azioni di ripristino. Il rilevamento va effettuato con l’apposita scheda IFF.